In Alto Adige, "convivere con l'orso è possibile", e per facilitare le cose arrivano gli 'avvocati dell'orso'. E' questo, in sintesi, il messaggio che il Wwf ha inviato, in una lettera, alla Provincia di Bolzano, chiedendo informazioni sugli impegni previsti. Non solo è possibile, ma è "anche funzionale alla conservazione della biodiversità, utile per il turismo ed il rilancio dell'agricoltura di montagna - spiega Michele Candotti, segretario generale Wwf Italia - dal momento che con semplici accorgimenti si possono ridurre di molto i danni a colture e cose. Gli 'avvocati dell'orso' possono essere un utile strumento che contribuisce a migliorare il rapporto uomo-orso".
Secondo Candotti però "resta incomprensibile come alcune istituzioni già parlino di rimuovere l'orso dal territorio, senza che ci siano prove scientifiche o motivazioni concrete a supporto di queste richieste". Il Wwf Italia, nell'ambito del programma Alpi, ha avviato nel 2006 varie attività per giungere anche in Italia alla formazione di un piccolo nucleo di 'avvocati dell'orso', addetti principalmente ad iniziative di comunicazione diretta verso la popolazione e gli operatori a "rischio", in stretta collaborazione con gli enti territorialmente competenti che si occupano di gestione e monitoraggio della specie. In parallelo, l'associazione ambientalista ha avviato, in collaborazione con gli omologhi di Svizzera e Austria, una piattaforma per aumentare la sensibilizzazione sull'orso nella regione del Dreiländereck coinvolgendo tutte le categorie interessate dell'alta Val Venosta e Engadina, Val Monastero in Svizzera, Tirolo austriaco.
Gli incontri hanno condotto all'avvio del progetto "Ursina, die baer in Rhetische Dreilaendereck" (Ursina - l'orso nel territorio delle Alpi retiche tra Austria-Svizzera-Italia). Ma come Wwf "riteniamo fondamentale operare in un contesto dove tutti fanno la loro parte nella questione orso - specifica Candotti - soprattutto adesso che oltre una decina di giovani orsi, nati in Trentino negli ultimi anni, possono spontaneamente, per naturale tendenza all'esplorazione di nuovi territori, spostarsi nelle regioni, province e nazioni limitrofe, intensificando potenzialmente la loro presenza anche nell'Alto Adige". A questo punto, conclude, "è di fondamentale importanza conoscere quali siano le strategie poste in atto dalla Provincia autonoma di Bolzano in merito. Strategie che non possono ridursi a scacciare, o peggio a chiedere di catturare, ogni orso che entra in Alto Adige".
2 commenti:
Semmai il WWF volesse avviare questo progetto anche in Abruzzo, mi candido fin da ora!
fammi sapere ci sono anch'io
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