Avevo già parlato della drammatica situazione degli orsi in Asia sottoposti a pratiche cruente per l'estrazione della bile in questo post. Ora, dal sito www.vegetariani.it arriva una buona notizia. Ecco l'articolo rriportato integralmente.
Nella stupenda vallata, a ridosso del parco nazionale Tam Dao vicino ad Hanoi, la costruzione del nuovo centro di Animals Asia Foundation sta arrivando a conclusione. La struttura, progettata per contenere aree di quarantena, chirurgia, riabilitazione, tane e zone esterne semi-naturali. sarà presto pronta per ospitare fino a 200 orsi provenienti dalle fattorie della bile del Vietnam. Il centro educativo, i giardini, e l'area di osservazione daranno modo ai visitatori di avvicinarsi e conoscere i bellissimi orsi della luna e, così come è avvenuto nel centro in Cina, permetterà di diffondere un messaggio di sensibilizzazione e rispetto verso gli animali.
In Vietnam le fabbriche della bile sono illegali dal 1992, ma nonostante il divieto di allevare orsi, fino ad ora nel paese non è stato fatto nulla di concreto per porre fine a questa pratica crudele soprattutto per la mancanza di un luogo dove ospitare gli orsi liberati.
Nel 2006 Animals Asia ha firmato un accordo con il governo vietnamita per liberare 200 orsi provenienti dalle fabbriche. I primi ospiti del santuario sono stati tre adorabili cuccioli di Moon Bear. Erano stati ritrovati nello scompartimento segreto di un autobus che viaggiava tra il Laos ed il Vietnam e consegnati quindi al locale Dipartimento per la protezione delle foreste, che tuttavia non era in grado di allevarli.
Dietro consiglio dell'Ufficio Provinciale, il Dipartimento aveva deciso di affidarli ad un complesso alberghiero che li avrebbe tenuti in gabbie ed esposti per divertimento ai turisti.
Quando il team di Animals Asia è stato messo al corrente di quanto stava per accadere, il suo intervento è stato immediato e dopo lunghe trattative è riuscito a ottenere l'affidamento dei cuccioli.
Le condizioni in cui i poveri orsacchiotti sono arrivati al santuario erano molto critiche, ma dopo essere stati affidati alle cure veterinarie, sono ben presto tornati ad essere pieni di forza e vivacità. Adesso sono liberi di giocare e divertirsi, ma se Animals Asia non fosse intervenuta sarebbero stati con molta probabilità venduti ad una fabbrica della bile quando, ormai adulti, avrebbero perso la loro funzione di attrattiva turistica.
Ma gli arrivi non finiscono qui: altre due orse hanno trovato rifugio e protezione presso il centro in Vietnam. Confiscate in seguito al controllo del bagagliaio di un'automobile, le orse non potevano più essere rimesse in libertà in quanto entrambe avevano perso una zampa durante la cattura. Affidate alle guardie che le avevano confiscate, erano state tenute prigioniere in una stretta gabbia e alimentate in maniera insufficiente per ben quattro anni. Finalmente nell'agosto del 2007 i custodi si sono rivolti ad Animals Asia ed hanno consegnato gli animali. Dopo un faticosissimo viaggio durato tre giorni le due nuove ospiti sono arrivate al santuario ed affidate subito alle cure dei veterinari.
Così con i primi 5 orsi il centro in Vietnam ha cominciato ad animarsi e molti nuovi arrivi si prevedono entro la fine del 2007. Naturalmente tutto ciò che è stato fatto fino ad ora e che verrà fatto in futuro è stato reso possibile solo grazie agli aiuti che sono arrivati da ogni parte del mondo. Il lavoro di Animals Asia è ancora molto lungo e c'è ancora bisogno di tanto sostegno e della collaborazione di tutti per continuare a sottrarre orsi alla vita di torture cui sono costretti nelle fattorie della bile.
Jill Robinson, fondatrice di Animals Asia, scrive: "Uniti, possiamo ridare a questi orsi un mondo che una volta hanno tanto amato, un mondo che pensavano di non poter rivedere mai più, e mettere una FINE alle fattorie della bile in Cina e Vietnam, per sempre!"
La collaborazione e l'unità sono in effetti indispensabili oggi più che mai: proprio in questi giorni infatti David Neale, direttore di Animals Asia per il Regno Unito, ha riferito del colloquio avuto con l'Ambasciatrice Cinese in Inghilterra la quale pur non potendo esprimersi sulla questione dell'abolizione delle fattorie della bile, si è resa interprete presso il Governo Centrale dell'appassionato interesse con cui Animals Asia da voce ad una richiesta che proviene ormai da tutte le parti del mondo. E' quindi necessario che questa voce non si affievolisca, ma al contrario si faccia sempre più insistente e condivisa.
In Vietnam le fabbriche della bile sono illegali dal 1992, ma nonostante il divieto di allevare orsi, fino ad ora nel paese non è stato fatto nulla di concreto per porre fine a questa pratica crudele soprattutto per la mancanza di un luogo dove ospitare gli orsi liberati.
Nel 2006 Animals Asia ha firmato un accordo con il governo vietnamita per liberare 200 orsi provenienti dalle fabbriche. I primi ospiti del santuario sono stati tre adorabili cuccioli di Moon Bear. Erano stati ritrovati nello scompartimento segreto di un autobus che viaggiava tra il Laos ed il Vietnam e consegnati quindi al locale Dipartimento per la protezione delle foreste, che tuttavia non era in grado di allevarli.
Dietro consiglio dell'Ufficio Provinciale, il Dipartimento aveva deciso di affidarli ad un complesso alberghiero che li avrebbe tenuti in gabbie ed esposti per divertimento ai turisti.
Quando il team di Animals Asia è stato messo al corrente di quanto stava per accadere, il suo intervento è stato immediato e dopo lunghe trattative è riuscito a ottenere l'affidamento dei cuccioli.
Le condizioni in cui i poveri orsacchiotti sono arrivati al santuario erano molto critiche, ma dopo essere stati affidati alle cure veterinarie, sono ben presto tornati ad essere pieni di forza e vivacità. Adesso sono liberi di giocare e divertirsi, ma se Animals Asia non fosse intervenuta sarebbero stati con molta probabilità venduti ad una fabbrica della bile quando, ormai adulti, avrebbero perso la loro funzione di attrattiva turistica.
Ma gli arrivi non finiscono qui: altre due orse hanno trovato rifugio e protezione presso il centro in Vietnam. Confiscate in seguito al controllo del bagagliaio di un'automobile, le orse non potevano più essere rimesse in libertà in quanto entrambe avevano perso una zampa durante la cattura. Affidate alle guardie che le avevano confiscate, erano state tenute prigioniere in una stretta gabbia e alimentate in maniera insufficiente per ben quattro anni. Finalmente nell'agosto del 2007 i custodi si sono rivolti ad Animals Asia ed hanno consegnato gli animali. Dopo un faticosissimo viaggio durato tre giorni le due nuove ospiti sono arrivate al santuario ed affidate subito alle cure dei veterinari.
Così con i primi 5 orsi il centro in Vietnam ha cominciato ad animarsi e molti nuovi arrivi si prevedono entro la fine del 2007. Naturalmente tutto ciò che è stato fatto fino ad ora e che verrà fatto in futuro è stato reso possibile solo grazie agli aiuti che sono arrivati da ogni parte del mondo. Il lavoro di Animals Asia è ancora molto lungo e c'è ancora bisogno di tanto sostegno e della collaborazione di tutti per continuare a sottrarre orsi alla vita di torture cui sono costretti nelle fattorie della bile.
Jill Robinson, fondatrice di Animals Asia, scrive: "Uniti, possiamo ridare a questi orsi un mondo che una volta hanno tanto amato, un mondo che pensavano di non poter rivedere mai più, e mettere una FINE alle fattorie della bile in Cina e Vietnam, per sempre!"
La collaborazione e l'unità sono in effetti indispensabili oggi più che mai: proprio in questi giorni infatti David Neale, direttore di Animals Asia per il Regno Unito, ha riferito del colloquio avuto con l'Ambasciatrice Cinese in Inghilterra la quale pur non potendo esprimersi sulla questione dell'abolizione delle fattorie della bile, si è resa interprete presso il Governo Centrale dell'appassionato interesse con cui Animals Asia da voce ad una richiesta che proviene ormai da tutte le parti del mondo. E' quindi necessario che questa voce non si affievolisca, ma al contrario si faccia sempre più insistente e condivisa.
2 commenti:
C'è ancora tanta crudeltà e ignoranza nei rapporti uomini - animali...
Il Blog dell'Orso Bruno è bellissimo perchè dà una voce a chi non sa parlare. Grazie, Enzo, per averlo creato !
P.S. Bellissimo l'idea dello sfondo con le foglie autunnali ...
Grazie nat! Mi piace il fatto di dare la voce a chi non può parlare. Anche se basta guardare un orso negli occhi per capire che vorrebbe dirci molte più cose di quelle che immaginiamo: c'è molto di più dietro quegli occhi di un semplice animale.
Per quanto riguarda la grafica del blog, cambierà di stagione in stagione: in estate c'erano gli orsi bruni nella faggeta mentre in primavera il blog ospiterà dei plantigradi che vengono da molto lontano. E per l'inverno? E' già pronto, sto solo aspettando il 22 dicembre per inserirlo (oltretutto il 22 è anche il mio compleanno ehehe! Diciamo che per l'inverno il blog sarà molto "bianco"...ciao!
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